Introduzione
Le Isole Falkland sono un arcipelago nel sud dell'Atlantico. Le due isole principali, East Falkland e West Falkland, si estendono a 300 miglia [480 km] a est delle coste Argentine. Circa 200 isolette minori formano un'area totale di circa 4.700 miglia quadrate [12.200 Kmq] di terra. La capitale e unica città è (Port) Stanley.
Il governo delle Falkland amministra i territori britannici della Georgia del Sud, le Isole South Sandwich e le cosiddette Shag and Clerke rocks, che si trovano tra 700 e 2.000 miglia (tra 1.100 e 3.200 Km) ad est-sud est delle Falkland. La popolazione complessiva nel 1991 era stimata a 2.100 abitanti.
L'Argentina ha rivendicato la propria sovranità sulle isole dal principio del 19mo secolo. La Gran Bretagna le ha occupate e amministrate a partire dal 1833, respingendo sempre vigorosamente ogni rivendicazione argentina.
La Guerra delle Falkland, la cui cronaca è riportata di seguito, è cominciata dopo l'invasione argentina avvenuta nell'Aprile 1982.
Nel corso delle ostilità, gli inglesi catturarono circa 10.000 prigionieri, tutti rilasciati in seguito. L'Argentina ha riportato 655 morti, mentre la Gran Bretagna ha perso 236 soldati. L'ignominiosa sconfitta subita dall'Argentina ha pesantemente screditato il governo militare, portando al ripristino della democrazia nel 1983.
Cronologia sulle isole Falkland
1522, 1592
La versione sostenuta dall'Argentina dice che furono marinai spagnoli e portoghesi, nella fattispecie Esteban Gómez della spedizione di Magellano (1522), a scoprire le isole. Non vengono fornite altre fonti se non quelle argentine, per la maggioranza di matrice revisionista.
Secondo l'Enciclopedia Britannica (fonte americana, verosimilmente filobritannica) il navigatore inglese John Davis alla guida del Desire (1592) dovrebbe essere stata (notare la formula dubitativa) la prima persona a vedere le Falkland. Dato che le rivendicazioni di entrambe le parti in causa sono molto dibattute ma non provate da alcuna fonte storiografica, sono entrambe passibili di essere contraddette.1600 - circa
L'olandese Sebald de Weerdt effettua il primo avvistamento - non contestato - delle isole.
1690
Il capitano inglese John Strong, alla guida di una spedizione britannica, compie il primo approdo documentato sulle isole nel 1690. Gli inglesi battezzano le isole in nome della corona britannica con il nome del Visconte Falkland, un ufficiale navale. Il nome successivamente passò a tutte le isole dell'arcipelago.
1764
Il navigatore francese Louis-Antoine de Bougainville fonda il primo insediamento permanente sulla East Falkland. Negli anni successivi approda alle isole un peschereccio francese, con equipaggio di St. Malo (da cui "Iles Malouines", da cui deriva il nome argentino "Isole Malvinas").
1765
Gli inglesi sono i primi a insediarsi nell'isola West Falkland.
1767
Gli spagnoli acquistano gli insediamenti francesi (Port Louis) nell'isola East Falkland, Per la Spagna, questo implica un riconoscimento di diritti ispanici sull'isola.
1770
Una flottiglia spagnola arriva alle isole chiedendone l'abbandono da parte degli inglesi. Alla prima richiesta di lasciare le terre, l'ufficiale britannico a capo della guarnigione, tale Capitano Hunt, replica:
'''Ricevo dalle mani del vostro ufficiale le comunicazioni che mi rendono noto come queste isole e le rispettive coste appartengano al Re di Spagna, vostro Signore. In risposta, dichiaro che le dette isole appartengono a Sua Maestà Britannica, Mio Signore, per il diritto acquisito a causa della loro scoperta così come dell'insediamento avvenuto, e che nessun suddito a qualsivoglia altro potere, nonostante lo possa dichiarare, può vantare alcun diritto di insediarsi nelle dette isole senza il permesso della Sua Britannica Maestà o senza aver pronunciato giuramento di lealtà ed essersi sottomesso al Governo di Sua Maestà come suddito della Corona della Gran Bretagna.''
Questo è il primo materiale storiografico documentato che abbiamo trovato sul conflitto tra Gran Bretagna e Spagna per il possesso delle isole.
Poco tempo dopo, gli spagnoli tornarono all'attacco con forze decisamente superiori e ''convinsero'' la guarnigione britannica a lasciare l'insediamento il 14 luglio 1770.
[Fonte: 'Resoconto dell'ultima sepdizione a Port Egmont nelle isole Falkland', di Bernard Penrose, pubblicato sull'Universal Magazine ad Aprile 1775].
1771
L'avamposto britannico sulla West Falkland è ripristinato dopo una minaccia di guerra.
1774
Gli inglesi si ritirano dalle isole (per ragioni economiche e in relazione agli approvvigionamenti inglesi di materie prime): la Spagna conserva l'insediamento sulla East Falkland (chiamata Soledad Island) fino al 1811, quando rischia di perdere il controllo delle proprie colonie d'America.
1816
Un'Argentina indipendente si affaccia per la prima volta alle scene della storia.
1820
Il governo di Buenos Aires, avendo dichiarato la propria indipendenza dalla Spagna nel 1816, proclama per la prima volta la propria sovranità sulle Falkland.
1828
Il signore della guerra argentino (Caudillo) e il successivo governatore di Buenos Aires Juan Manuel de Rosas inviano un governatore, Mr. Vernet, con una guarnigione e un gruppo coloni che avrebbero dovuto compiere lavori di bassa manovalanza sull'isola. Per l'Argentina è il primo insediamento ufficialmente registrato sulle isole.
1831
La nave da guerra americana USS Lexington distrugge l'insediamento argentino di East Falkland come rappresaglia per il blocco di tre navi americane che si erano spinte nell'area a caccia di foche.
1833
Preoccupata dall'insediamento degli americani nelle isole, la Gran Bretagna - in memoria della spedizione del XVII secolo, torna a invaderle, deponendo Vernet e riportando gli argentini nell'avamposto principale senza dover sparare nemmeno un colpo.
1885
Una comunità britannicoa di circa 1800 persone sopravvive autonomamente sull'isola.
1892
Una situaizone coloniale è garantita.
1933 e anni seguenti
Secondo David Rock "Dopo il trattato di Roca-Runciman [contratto a stipula bilaterale firmato nel 1933 tra la Gran Bretagna e l'Argentina a garanzia dei benefici britannici e per la valorizzazione delle risorse naturali argentine - Ed.] una profusione di scrittori e di fazioni neo nazionalisti comincia a farsi avanti. Per un certo periodo il movimento nazionalista era stato ampiamente tenuto sotto controllo da parte di storici impegnati a rafforzare il movimento antibritannico. Questi "revisionisti" storici ripresero ad esaminare il XIV secolo e a catalogare i punti di colonizzazione dell'imperialismo britannico: le invasioni britanniche degli anni 1806-1807, il ruolo britannico nella fondazione dell'Uruguay, alla fine del 1820, l'insediamento nelle Falkland nel 1833, l'eroica resistenza di Rosas e il blocco degli invasori... Un culto aveva già consacrato la figura di Juan Manuel de Rosas, raffigurato come simbolo della resistenza nazionale alle dominazioni straniere [in effetti, egli fu un dittatore dal pugno di ferro responsabile della morte di innumerevoli oppositori, che largamente aveva beneficiato dei traffici commerciali con la Gran Bretagna, ricavandone circa 800.000 acri di possedimenti terrieri per sè stesso etc. - Ed]... Una simile propaganda marcò una profonda impronta nella pubblica opinione e contribuì a sostenere il sentimento nazionalista nell'Esercito..."
1964
La situazione delle isole fu dibattuta in sede al Comitato per la Decolonizzazione delle Nazioni Unite. L'Argentina basava la propria rivendicazione sulla bolla papale del 1493 (modificata dal Trattato di Tordesillas (1494), tramite il quale Spagna e Portogallo si spartirono il Nuovo Mondo), sulla "successione" dell'Argentina dalla Spagna, sulla vicinanza delle isole al Sud America e sulla necessità di interrompere il colonialismo. La Gran Bretagna basava la propria rivendicazione sulla "liberalità, continuità ed effettività del possesso e dell'occupazione e amministrazione" delle isole sin dal 1833 e sulla propria determinazione di riconoscere agli abitanti delle Falkland l'autodeterminazione stabilita dalla Carta delle Nazioni Unite. La Gran Bretagna asseriva che il governo argentino, ben lungi dal cancellare la situazione coloniale, ne avrebbe creata una effettiva, esercitando sulla vita degli abitanti delle isole un ferreo controllo, contrario la loro volontà.
1965
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò una risoluzione che invitava la Gran Bretagna e l'Argentina a proseguire il dialogo per trovare una soluzione pacifica alla contesa. Queste discussioni si prolungarono fino al Febbraio 1982, poco prima dell'inizio della Guerra delle Falkland.
Ricordi degli anni Sessanta
Ricordo l'indottrinamento al quale eravamo sottoposti noi studenti della scuola dell'obbligo a Buenos Aires durante le lezioni di geografia. Ci facevano colorare una carta dell'Argentina nella quale le Falkland (Las Islas Malvinas) erano disegnate come facenti parte della carta stessa a est della costa e avevano dimensioni sproporzionatamente grandi. Il fatto che le isole fossero popolate al 100% da inglesi che parlavano "Kelpers" (circa 1800 persone), che preferivano restare sotto il governo britannico non fu mai menzionato. I bambini argentini, al tempo, credevano che le isole fossero argentine, che le persone che le abitavano non esistessero (e se pure fossero esistite non erano parte in causa nel conflitto) e che la cosiddetta "ingiustizia imperialista" stava gridando vendetta. Considerando tutto ciò, non è sorprendente che il conflitto continuasse a divenire sempre più difficile da risolvere, specialmente dopo i tragici fatti della guerra del 1982.
E' interessante notare che gli ultimi governi Britannici abbiano spesso mostrato la volontà di lasciare le isole all'Argentina se gli abitanti avessero acconsentito al cambio di sovranità. Nonostante la disponibilità Britannica, questo consenso non si è mai manifestato. [Rock: p 377-378]
Pertanto, i ripetuti tentativi dell'Argentina di negoziare il controllo sulle isole con la Gran Bretagna non hanno avuto alcun esito. Paradossalmente, i legami commerciali da sempre esistiti tra le isole e la madreterra argentina hanno continuato a svilupparsi in misura crescente, lasciando da parte i problemi politici.
19 Marzo 1982
Un gruppo di commercianti argentini di metalli che lavoravano nelle isole South Georgia fu fatto prigioniero da un gruppo di militari. La Gran Bretagna si appellò all'Argentina perché il personale militare venisse allontanato, ma non ci fu alcuna risposta.
26 Marzo 1982
La junta militar argentina decide di invadere le isole.
Premessa: l'Argentina si trova in una profonda crisi economica. Durante il 1981, l'inflazione sale alle stelle fino a toccare il 600%, il PIL scende all'11.45%, la produzione manifatturiera è al 22.9% e i salari reali toccano il 19.2% [Rock: p 375-378]. Inoltre, le consistenti sparizioni di massa operate per mano delle juntas militares influenzano il significativo arresto della crescita.
Il presidente della terza dittatura dopo il colpo di stato del 1976, il Generale Leopoldo Galtieri, avvia l'invasione militare delle isole, chiamata in codice Operación Rosario. L'invasione è pianificata dal comandante della Marina, Ammiraglio Jorge Anaya in modo che parta durante una delle più importanti feste nazionali (l'anniversario della rivoluzione, il 25 Maggio, o il Giorno dell'Indipendenza, il 9 Luglio). Il suo principale obiettivo è quello di creare alla pubblica opinione un diversivo dai pesanti problemi interni e ristabilire la popolarità e prestigio della dittatura, già largamente compromessi.
A causa delle crescenti pressioni del governo e delle manifestazioni sindacali avvenute alla fine del mese di Marzo, la data dell'invasione è anticipata al 2 Aprile, un vero atto di disperazione.
2 Aprile 1982
La Marina Argentina sbarca sulle Falkland con centinaia di elementi di truppa. Un piccolo distaccamento di Royal Marines sull'isola arma una coraggiosa e inutile resistenza, fnché il Governatore Rex Hunt ordinadi deporre le armi. Le forze di marina sono convogliate a Montevideo, assieme agli organi di governo britannici.
3 April 3 1982
Le truppe argentine si insediano anche nelle isole di South Georgia e nell'arcipelago del South Sandwich (1.600 Km a est delle Falkland), dopo una breve battaglia nella quale un elicottero argentino viene abbattuto e 4 militari argentini perdono la vita. Il Generale Mario Menendez è proclamato governatore militare delle isole. Come previsto da Galtieri, la mossa si dimostra molto popolare. A Buenos Aires, dove i sindacati avevano manifestato una settimana prima contro il governo, avvengono spontanee ed entusiastiche manifestazioni di massa.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite approva la Risoluzione 502, che fa appello al ritiro delle truppe argentine dalle isole, e l'immediata cessazione delle ostilità. Una flotta della First Royal Air Force sbarca nelle Ascension Island.
Tra fine Marzo e inizio Aprile 1982
Migliaia di coscritti argentini, senza alcuna preparazione di base, sono raccolti di fretta e inviati sulle isole. L'Argentina concentra oltre 10.000 soldati nelle Falkland.
8 Aprile 1982
Il Segretario di Stato statunitense, Alexander Haig, arriva a Londra per avviare negoziazioni di pace.
10 Aprile 1982
L'EEC approva sanzioni commerciali contro l'Argentina. Haig si reca in visita a Buenos Aires per colloqui con la junta.
17 Aprile 1982
Haig incontra nuovamente la junta argentina. Ritornerà a Washington il 19 Aprile, dopo un'interruzione nelle trattative.
23 Aprile 1982
Il British Foreign Office avvisa i connazionali di lasciare l'Argentina.
25 Aprile 1982
Un piccolo commando aereo britannico riconquista la Georgia Island. Il sottomarino argentino ``Santa Fe'' viene attaccato e neutralizzato. Il comandante delle forze argentine sull'isola, Alfredo Astiz, firma un documento di resa incondizionata a bordo del HMS Plymouth inglese, senza sparare un solo colpo, in aperta violazione dell'articolo 751 del codice militare:
"Un soldato sarà condannato alla prigione da 3 a 5 anni se, durante il combattimento contro un nemico straniero, si dovesse arrendere senza aver esaurito la propria scorta di munizioni o aver perso almeno due terzi degli uomini posti sotto il suo comando."
Nel fratttempo, il grosso del contingente britannico si trovava a 8.000 miglia (13.000 Km) dallo scenario del conflitto, nella postazione controllata sull'Ascension Island.
Alfredo Astiz firma il documento di resa
a bordo delHMS Plymouth
30 Aprile 1982
La missione di Alexander Haig è ufficialmente terminata. Il Presidente Ronald Reagan dichiara il sostegno degli Stati Uniti alla Gran Bretagna e le sanzioni economiche contro l'Argentina. La Gran Bretagna definisce la zona "non belligerante".
1 Maggio 1982
Gli aerei britannici Harrier e Vulcan attaccano l'aeroporto di Port Stanley (chiamato ``Puerto Argentino'' dall'Argentina). Tre aerei argentini sono abbattuti.
2 Maggio 1982
Belaunde Terry, Presidente del Peru, presenta una proposta di pace al presidente argentino Leopoldo Galtieri, che fornisce un'accettazione preliminare per poi proporre alcune modifiche. Prima che la Junta argentina ratifichi l'accettazione, il sottomarino britannico HMS Conqueror a est della costa l'incrociatore argentino General Belgrano al di fuori della zona di guerra e in rotta per lasciare le isole. Muoiono circa 400 elementi dell'equipaggio. A questo punto, la junta rifiuta la proposta di pace.
4 Maggio 1982
Attacchi aerei argentini tramite gli aerei da guerra Super Etendard con missili aria-terra colpiscono il cacciatorpediniere HMS Sheffield, con 20 uomini a bordo. Un aereo inglese Harrier è abbattuto.
7 Maggio 1982
Le Nazioni Unite entrano nelle trattative di pace.
9 Maggio 1982
Le isole sono bombardate dal mare e dall'aria. Due Harriers che sorvolano il mare colpiscono il motopeschereccio argentino Narwal.
11 Maggio 1982
La nave argentina di rifornimento Cabo de los Estados è colpita dall'inglese HMS Alacrity.
May 14, 1982
Tre Skyhawks argentini sono abbattuti. Il Primo Ministro Thatcher dichiara che il ripristino della pace negoziale non è più possibile. Le forze speciali inglesi, nel corso di un'incursione notturna sulla Pebble Island, distruggono 11 aerei argentini a terra.
18 Maggio 1982
Una proposta di pace presentata dal Segretario delle Nazioni Unite Perez de Cuellar è rifiutata dalla Gran Bretagna.
21 Maggio 1982
Gli inglesi riescono a stabilire un punto di approdo anfibio vicino a Porto San Carlos, sulla costa nord dell'isola East Falkland. Da questo accesso, la fanteria britannica avanza verso sud per impossessarsi delle sedi di Darwin e Goose Green prima di rivolgersi verso Port Stanley.
L'HMS Ardent inglese è colpito da un attacco aereo argentino. Nove aerei argentini abbattuti.
23 Maggio 1982
L'HMS Antelope inglese è colpito e affondato, dopo la detonazione di una bomba inesplosa. Dieci aerei argentini distrutti.
24 Maggio 1982
Sette aerei argentini distrutti.
25 Maggio 1982
HMS Coventry è colpita da 3 bombe aeree da 1000 libbre, sganciate dagli Skyhawk argentini; 19 inglesi muoiono dead. Il MV Atlantic Conveyor è colpito da un missile Exocet e affonda 3 giorni dopo, altri 12 inglesi muoiono.
28 Maggio 1982
Ancora raid aerei a Port Stanley.
Il Secondo Battaglione Britannico, Reggimento paracadutisti (2-Para), prende Darwin e Goose Green, dove è prevedibile che si verifichi la battaglia più lunga e difficile di tutta la guerra. Secondo il libro Goose Green: a battle is fought to be won (Goose Green: una battaglia si combatte per vincerla) di Mark Adkin: la sproporzione nelle forze (2 a 1, 600 contro 1400 elementi), la scarsità di munizioni, la mancanza di un adeguato sostegno di fuoco, i combattimenti su terreno aperto e alla luce del giorno contro posizioni già stabilizzate, fanno sì che il 2-para vinca in modo schiacciante questa grande e critica battaglia di terra. Al colonnello H. Jones, morto in battaglia, verrà successivamente assegnata la Victoria Cross.
In tutto, 17 soldati del 2-para e circa 200 argentini muoiono nella battaglia. Circa 1.400 argentini si arrendono e sono fatti prigionieri. Le fonti argentine riportano che solo 400 su 1.400 elementi effettivi erano in grado di combattere. I dati riportati da Mark Adkin relativi alle forze argentine risulterebbero pertanto sovrastimati.
29 Maggio 1982
Le navi da guerra e gli Harriers bombardano le postazioni argentine.
30 Maggio 1982
La difesa prosegue, intanto le truppe britanniche avanzano. Il 45° Commando inglese si assicura l'insediamento Douglas; il 3-para recupera quello di Teal Inlet.
31 Maggio 1982
Il Mount Kent è conquistato dalle truppe britanniche. La capitale Port Stanley è circondata.
1 Giugno 1982
La Gran Bretagna enuncia nuovamente le condizioni del cessate il fuoco.
4 Giugno 1982
La Gran Bretagna pone il veto alla risoluzione del "cessate il fuoco" proposta da Spagna e Panama al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
6 Giugno 1982
Il summit di Versailles sostiene la posizione britannica nelle Falkland.
8 Giugno 1982
Viene portato un attacco aereo argentino all'atterraggio dei velivoli Sir Galahad e Sir Tristam a Port Pleasant, a sud di Bluff Cove. 50 inglesi morti.
12 Giugno 1982
Il 3-Para va all'assalto di Mount Longdon. La battaglia di questa postazione fortemente arroccata, che si riteneve fosse in grado di resistere fino all'alba, risulta molto più difficile e lunga di quanto si pensasse. Mount Longdon e il circondario vengono finalmente presi dopo una battaglia all'arma bianca e baionetta contro le truppe argentine, faccia a faccia. Le perdite inglesi ammontano a 23 uomini, uno dei quali, il Sergente Ian John McKay del 3-Para, riceverà la Victoria Cross alla memoria, e 47 inglesi sono feriti. Gli argentini perdono oltre 50 uomini e molti di più sono i feriti. Altri 6 inglesi moriranno poco tempo dopo.
Il 45° Commando inglese prende la postazione Two Sisters e il 42° Commando si impossessa di Mount Harriet con il supporto delle armi del 29° Reggimento di Supporto e il fuoco navale di un numero significativo di fregate della Royal Navy.
Le forze inglesi prendono Mount Tumbledown in un'altra sanguinosa battaglia, 9 inglesi e circa 40 argentini muoiono. Altri 34 soldati argentini si arrendono e vengono fatti prigionieri. 32 inglesi sono feriti [Fonte: Tattiche contemporanee di guerra, di Mark Lloyd - Titolo originale: Tactics of modern warfare].
L'incrociatore HMS Glamorgan è colpito da un missile Exocet durante il bombardamento dal mare delle postazioni argentine. Muoiono 13 inglesi..
14 Giugno 1982
L'ampia guarnigione argentina di Port Stanley è sconfitta, e questo genera la fine del conflitto. Il comandante argentino Mario Menendez concorda un "innegoziato cessate il fuoco... con nessun'altra condizione che la cancellazione della parola incondizionato" dal documento di resa che porta la sua firma. 9.800 soldati argentini depongono le armi.
20 Giugno 1982
Gli inglesi occupano nuovamente le South Sandwich Islands. La Gran Bretagna dichiara formalmente la fine delle ostilità e le duemila miglia di zona di non belligeranza stabilite durante la guerra diventano la "Falkland Islands Protection Zone (FIPZ)" (Zona di Protezione delle Isole Falkland) con un'estensione di 150 miglia.
Questa guerra mai-dichiarata durò in tutto 72 giorni, e causò circa 1000 morti (236 inglesi e 655 argentini), molti dei quali innocenti coscritti gettati in mezzo alla battaglia dalla junta argentina. La guerra ha avuto un costo di almeno 2 miliardi di dollari. Da un punto di vista politico, questa stessa guerra andò a sostegno della rielezione di Margaret Thatcher (in calo di popolarità prima dell'inizio del conflitto) e affossò quella di Leopoldo Galtieri, che fu successivamente costretto a dimettersi , un primo passo sulla strada del ripristino della democrazia in Argentina.
Fonti:
- Encyclopaedia Britannica
- David Rock: Argentina 1516-1987
- One Hundred Days: The Memoirs of the Falklands Battle Group Commander
- The Battle for the Falklands / Hastings and Jenkins
- The History of the South Atlantic Conflict (an Argentine Perspective by commander Ruben O. Moro)
- Margaret Thatcher: The Downing Street Years.
- CIA World Fact-Book entry of the Falklands
- http://www.falklands-malvinas.com/
- Further reading on the Falklands War
Note dell'editore del sito:
Questa pagina non è di primaria importanza in tema di desaparecidos, ma resta, ciò nonostante, una delle più popolari del sito. La conservo allo scopo di far circolare e completare le informazioni.
Sfortunatamente, però, le informazioni di questo testo sembrano urtare la sensibilità di un piccolo e aggressivo gruppo di lettori argentini, così che regolarmente ricevo email con contenuti di odio su questi argomenti. Per la cronaca, amo moltissimo l'Argentina e il suo amichevole popolo e non vedo le dittature degli anni 70 come rappresentative di tutta la nazione. Per abitudine, ignoro le email contenenti messaggi d'odio. Se trovate che in questo testo ci sia qualcosa di effettivamente inesatto, vi prego di comunicarmelo e io provvederò a correggere e migliorare le informazioni. Indicate sempre le vostre fonti. Temo di non poter accettare opinioni "forti" nè poter considerare pagine web revisioniste come fatti comprovati. Anche se ciò che riferite è corretto, assicuratevi quindi di dichiarare le fonti, scritte e verificabili, in modo possano contribuire a questa pagina. Un'altra grande fonte di email sono i veterani inglesi, che richiedono per le proprie unità più riconoscimenti rispetto a tutte le altre citate; di nuovo, si tratta di un pubblico "emotivo".
Vorrei chiedere che i fatti fossero verificati con attenzione, preferibilmente su più fonti, e che le correzioni che mi arrivano siano correzioni reali e non integrazioni ai fatti menzionati. Chi fosse interessato ai fatti citati nei loro minimi dettagli, troverà ciò che occorre nella bibliografia.
Da parte mia, ritengo che Hastings and Jenkins' The Battle for the Falklands contenga una buona sintesi generale della guerra, da una prospettiva inglese. I lettori argentini già preparati su questo argomento preferiranno probabilmente Argentine perspective as presented by Commodore Ruben O. Moro (Il punto di vista dell'Argentina, presentato dal Commodoro Ruben O. Moro) delle Forze Aeree Argentine.
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