Carlos Hugo Basso
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"Aprirono una porta che, a giudicare dal rumore, doveva essere di ferro. Uno di quelli che mi interrogavano mi avvisò che stavo per incontrare `Il Prete' incaricato di "raccogliere la mia confessione". Questa persona chiamata "Il Prete" doveva essere molto corpulenta, perchè appena entrai dentro mi afferrò per i fianchi e mi sollevò per aria....

In seguito mi picchiarono con dei bastoni e con un martello, che usavano per pestarmi le dita ogni volta che appoggiavo le mani sul pavimento. Poi mi spogliarono e mi legarono mani e piedi ad una rete da letto che chiamavano `il grill.' Per circa un'ora applicarono corrente elettrica alle parti più sensibili del mio corpo: genitali, fianchi, ginocchia, collo, gengive. ... Per il collo e le gengive usarono uno strumento piccolo, con diverse punte, collegato direttamente alla presa di corrente da 220 volt. Da sotto la benda potevo vedere che ad ogni scarica la luce della lampadina sopra il "grill" si affievoliva. In questo lasso di tempo sentii chiamare `Gringo' uno dei torturatori. Poi qualcuno mi mise uno steteoscopio sul petto e mi slegarono. Mi accorsi che non riuscivo a camminare, ma venni trascinato per 20 o 30 metri fino ad un materasso contro la parete di un grande stanzone, dove rimasi fino al giorno seguente."

[Rapporto n° 7725. Carlos Hugo Basso]


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