Alfredo Astiz a Giugno 1999
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L'email che segue è arrivata il 2 giugno 1999 dall'Argentina. Descrive il modo piacevole nel quale Astiz trascorre le sue giornate nella città di Lujan. [Il retaggio degli anni della dittatura militare è che gli stipendi dei membri delle forze armate sono molto alti. Inoltre, ai militari pensionati sono stati assegnati cospicui vitalizi, che gli permettono di mantenere un notevolissimo livello di vita -- NdE.] Quando un gruppo di difensori dei diritti umani ha tentato di consegnare una richiesta scritta nella quale si chiedeva ai proprietari del club di dichiarare Astiz ''persona non gradita'', gli è stato negato l'ingresso al club e anche la possibilità di esprimere a voce la loro protesta. [Arrestati (e subito dopo rilasciati) gli assassini seriali passeggiano liberamente per le strade, mentre i parenti delle vittime sono forzati a tacere.] L'autrice dell'email conclude con la domanda ``Un grazie alla giustizia argentina, no?''La famiglia di Alfredo Astiz vive nella città di Lujan. Lui viene spesso in città, frequenta una pasticceria che si chiama ``the movie drugstore'', tra Italia e San Martin, in pieno centro. Quando viene qui, va al club``las praderas'', lo stesso dove il presidente Menem va a giocare a golf. Mia madre, che presiede la Commissione multisettoriale per i diritti umani, le Madri di Plaza de Mayo di Lujan, alcuni consiglieri comunali e perfino lo stesso sindaco si sono recati là per consegnare a mano il decreto che lo dichiara persona non gradita in questa località. Non li hanno lasciati entrare. Nello stesso tempo, lui vive, ride e gode di un'ottima e di un eccellente panorama. La giustizia argentina, beh, grazie, no?Victoria Gowland, via email